Dovrei scrivere dell’altro, un post sull’ A’Design Award o sul Salone del Mobile, e invece oggi sono stata a Venezia e quindi scriverò un “amarcord”.
Non tornavo da anni, perché una vita da studente pendolare mi è bastata, e Venezia mi odia ancora, perché ha piovuto tutto il giorno e io non avevo l’ombrello. Ma rivedere il portone dello IUAV è quello che mi ci voleva in questi giorni in cui sono molto stanca per la fatica che sta dietro a qualsiasi lavoro quando cerchi di farlo bene, ed in particolar modo dietro ai lavori come il mio, che spesso vengono percepiti come occupazioni piacevoli e quindi non necessariamente da remunerare.
Ma il portone dei Tolentini, la scritta VERUM IPSUM FACTUM, l’incanto dell’opera di Carlo Scarpa, mi hanno fatto ricordare perché la mia professione sia la più bella del mondo ( ma comunque da remunerare! ;-) ).
Perché, in fondo, quando dico agli stagisti che farebbero meglio a cambiar lavoro visto che sono ancora in tempo, so che dico una bugia.
E anche se pioveva ed ero senza ombrello, mente stavo davanti al portone dello IUAV oggi, devo confessare che non me importava granchè. Sorridevo.