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design

tra origami ed esagoni vintage

Librerie, vasi, elementi decorativi, lampade fioriere: nell’attività di designer ricerco oggetti che trasmettano nuove immagini e che abbiano nello stesso tempo qualcosa di vissuto, di familiare, fino ad arrivare ad evocare in certe situazioni ricordi o curiosità mai assecondate o soddisfatte in anni pregressi.

 

Le miei ricerche, di design, mirano sostanzialmente a trasmettere una suggestione a me ed a coloro che osservano gli oggetti che realizzo. L’ obbiettivo che sempre mi pongo nella ricerca è quello di riuscire a definire oggetti che da soli o, nella maggior parte dei casi, con la complicità del sole o della luce artificiale diano vita a suggestioni e senzazioni quali: la leggerezza di un origami, la meraviglia di un caleidoscopio, l’inafferrabilità dell’ombra sulla parete,la sfuggevolezza di un riflesso al calar della sera.

 

Mi piace mischiare elementi sfuggenti ed impalpabili che mettono le ali alla fantasia, come la luce ed i riflessi, che mutano nel corso della giornata, e come le piante che cambiano colori e profumi con l’alternarsi delle stagioni, ad elementi materici, in acciaio corten o legno grezzo, per dare vita ad un oggetto, od a un insiemi di pezzi che non svelino tutto ad una prima occhiata ed in un primo momento, ma che si modifichino e raccontino nel tempo una storia diversa. Quella di un giorno di sole ,di un giorno di nebbia,di un giorno di Primavera ,di un giorno di Autunno.

 

Mi piace indagare il mondo dell’ecodesign, utilizzare le forme organiche, esplorare le possibilità ed i vantaggi della modularità ispirandomi proprio in alcune realizzazioni alla cella dell’alveare, che ha una architettura ben definita, direi addirittura conclusa in se stessa, ma che si può replicare ed accostare all’infinito.

 

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